NUOVO LICEO SCIENTIFICO I.T.I.
L’intervento proposto, basandosi sui caratteri tipici che contraddistinguono l’architettura tradizionale mediterranea quali semplicità degli elementi e dei materiali, riprende le forme e segni del paesaggio urbano e le reinterpreta, identificandosi con esso.
Il contesto urbano, infatti, si presenta denso, con una volumetria edificata in maniera discontinua, irregolare ed a tratti “spontanea”. Le cortine edilizie, che complessivamente risultano prive di un carattere unitario, tuttavia presentano elementi comuni quali sporgenze, aggetti, sopraelevazioni volumetriche, materiali di finitura come l’intonaco dalle tonalità chiare.
Con l’intento di comunicare con l’ambiente circostante, pertanto, viene spezzata la linearità delle facciate longitudinali.
Si rinuncia così all’ipotesi dello sviluppo orizzontale a scapito di un ordinamento verticale del nuovo edificio proponendo tre blocchi di facciata e abbandonando l’unitarietà di un corpo edilizio che, calato in tale contesto, per le sue dimensioni ne risulterebbe certamente estraneo.
La frantumazione delle facciate (con il continuo richiamo volumetrico di pieni e vuoti), gli elementi come i frangisole realizzati in canna di bambù, lo sbalzo contenente la sala polifunzionale (configurato come una sorta di cannocchiale rivolto verso il tratto di costa prospicente), come anche i colori utilizzati sono il risultato di tutte le considerazioni mirate a stabilire un rapporto “contemporaneo” con la tradizione e con il paesaggio circostante.
Nel distribuire gli ambienti si è puntato all’immediatezza percettiva di tutti gli spazi che deve essere propria di tutto l’organismo architettonico, valutando sempre; il rapporto visivo tra i corpi di fabbrica, il ruolo importante della luce naturale per il confort degli spazi interni, il dialogo continuo come pure l’integrazione visiva tra interno ed esterno.
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